L’Agricoltura Biodinamica nacque formalmente nel 1924 a seguito di un incontro organizzato da agricoltori tedeschi i quali invitarono Rudolf Steiner, filosofo, ricercatore e fondatore dell’Antroposofia, a divulgare le prime sperimentazioni con le quali veniva cercata una risposta ai problemi emergenti dall’agricoltura chimica allora incipiente. Furono dunque gettate le basi per una concezione, diremmo oggi “olistica” dell’azienda agricola: un’azienda cioè in relazione con l’ambiente circostante, con la Terra intera e infine con il cosmo dei pianeti e costellazioni. Gli strumenti operativi più importanti dell’agricoltore biodinamico sono: le rotazioni agricole, il calendario lunare e planetario per le semine e per le operazioni colturali, le lavorazioni non distruttive del terreno, il compostaggio e i preparati biodinamici. Questi ultimi, fondamentali per il metodo biodinamico, vengono prodotti a partire da sostanze naturali quali letame (la base ideale per creare un’unità biodinamica è l’azienda agricola con un allevamento di bestiame annesso in grado di fornire prezioso fertilizzante per incrementare la vitalità del terreno), corna bovine, quarzo, fiori di Tarassaco, Achillea, Camomilla, Valeriana, piante quali Ortica e parti di piante quali la corteccia di Quercia. Altre essenze quali l’equiseto forniscono ulteriori strumenti operativi che affiancano l’agricoltore nel suo lavoro. Sono banditi i fertilizzanti minerali sintetici e di pesticidi chimici.


Il cornoletame è il preparato principale: stimola e armonizza i processi di formazione dell’humus nel suolo. Gli elementi di partenza sono costituiti da letame freschissimo e da corna di vacca che abbia figliato almeno una volta. Verso la fine di settembre-fine ottobre il letame freschissimo viene messo dentro le corna; queste vengono poi sotterrate in un luogo adatto. Intorno al periodo pasquale vengono dissotterate. Il letame posto internamente alle corna è completamente trasformato in humus inodore, scuro, colloidale: l’esempio di humus allo stato puro.

La sua distribuzione avviene dopo aver effettuato la fondamentale operazione di miscelazione e dinamizzazione con acqua tiepida di sorgente, pozzo o piovana. Tale operazione ha una durata di circa un’ora e può essere effettuata sia manualmente che tramite macchine speciali.

La miscelazione inizia in in una direzione, creando un profondo vortice in unfusto o barile. Una volta formato il vortice la direzione viene invertita e si continua a mescolare finchè si forma un nuovo vortice. Mescolare piccole quantità di materiale in grandi quantità di acqua è detto “dinamizzare”.

La distribuzione al suolo deve essere fatta con macchine apposite o, se fatta manualmente, con la pompa a spalla. Il liquido contenente il “500” deve cadere a goccia sul suolo.

L’agricoltura Biodinamica è indentificata dal marchio Demer, nato nel 1927 per rendere riconoscibili prodotti che esprimessero un modo nuovo di percepire, pensare e collaborare con le forze della Natura.